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giovedì 1 dicembre 2011

Pesto di mandorle e pomodori secchi

Una volta un medico mi disse che secondo gli orientali 7 mandorle dolci al giorno costituiscono l'elisir di lunga vita. Effettivamente se vi capita di cercare notizie su questo alimento in rete, troverete un elenco lunghissimo di proprietà benefiche che gli vengono attribuite: da quelle cosmetiche a quelle di prevenzione di malattie piuttosto gravi. Certo: hanno un discreto apporto calorico, che non è il massimo per chi segue un regime alimentare controllato, ma numerose diete prevedono il consumo sia di mandorle che di noci, proprio per il loro prezioso valore nutrizionale. In più essendo molto versatili si possono utilizzare tranquillamente in pietanze salate e non necessariamente per confezionare dolci.
Per esempio: volendo divagare un pò dal classico pesto (che in casa mia è prodotto in quantità industriali durante l'estate, porzionato, riposto in freezer e utilizzato durante tutto l'inverno quando il basilico te lo vendono a carati) si prendono le foglie lavate di un mazzetto di basilico, 50 gr di mandorle (*1), 30 gr di pomodori secchi non sott'olio (*2), 10 gr di pinoli, mezzo spicchio di aglio, due cucchiaini di parmigiano grattugiato, due cucchiai di olio. Si trita tutto nel mixer, nel frattempo cuocete la pasta - con questa quantità di pesto ne condite tranquillamente fino a 300 gr - poco prima di scolare prelevate un mestolo di acqua di cottura e utilizzatelo per stemperare il trito di cui sopra, che diventerà una crema succulenta.

(*1) le mie erano fresche e le ho fatte dorare per qualche minuto in forno
(*2) prima di aggiungere sale al pesto assaggiatelo: i pomodori secchi dovrebbero conferirgli già abbastanza   sapore e rischiereste di rovinarlo.

mercoledì 12 ottobre 2011

Minestra della Salute

Il post che avevo in mente, in realtà, prevedeva un'altra ricetta su fiori di zucca ripieni. Anzi, è già quasi pronto, salvato nelle bozze. Però, non avendo più aggiornato il blog per varie vicissitudini da quasi un mese, ora mi pare di essere fuori tempo massimo per parlarne.
Allora cambio. E visto che quest'anno, appena arrivato il primo freddo, sono già alle prese con un raffreddore da guinnes dei primati, mi pare più adeguato un post che parli di una bella minestra: calda, densa e saporita, è senz'altro più in tema con le condizione "meteo" e "cliniche" di questo periodo!

Per due porzioni abbondanti, in una pentola a vapore (1*) mettere mezzo porro affettato sottilmente, due cucchiai di soffritto, un dado senza grassi e mezzo bicchiere d'acqua. Quando il dado sarà sciolto aggiungere 5 gr di funghi secchi già ammollati, strizzati e tritati, sfumare con un dito di vino rosso e poi unire: due bicchieri d'acqua, le foglie di un mazzo di cavolo nero lavate e spezzettate, 12 cavolini di bruxelles lavati e tagliati a metà e 480 gr di legumi già cotti (io ho messo 160 gr di legumi secchi, metà cannellini e metà piselli, che una volta cotti a pressione hanno triplicato il peso).
Cuocere con coperchio per 15 minuti, mescolado di tanto in tanto e aggiungendo mezzo bicchiere d'acqua se serve. A questo punto spostare la pentola dal fuoco e passare tutto al minipimer, rimettere sul fuoco e aggiungere 60 gr di farro. Io ne ho trovato un tipo che, in teoria, avrebbe dovuto cuocere in 10 minuti; in pratica l'ho tenuto 20 minuti perchè con i tempi indicati sulla confezione sarebbe rimasto proprio crudo. Servire aggiungendo un bel cucchiaio di olio a crudo e accompagnato magari con 40 gr (a testa) di pane tagliato e a fette e abbrustolito leggermente.
All'occorrenza, come nel mio caso, terminare il pasto con una bella aspirina  :o)

(1*) Non è una pentola a pressione e non è una vaporiera: è una pentola a vapore ed è, a mio modesto parere, un accessorio fondamentale. Ve ne parlerò al più presto!





venerdì 16 settembre 2011

Risotto limone e salvia

Controllando la posta elettronica dell'ufficio, giorni fa, mi è caduto l'occhio su questo articolo, ovviamente ha catturato la mia attenzione e sono andata a sbirciare. Spesso gli articoli di Libero.it non mi piacciono, e questo non fa eccezione: affermare che si possa dimagrire stando a dieta solo nel fine settimana, non mi pare un'idea brillante. L'articolo si riferisce al fatto che molti sono costretti a pranzare fuori casa per via del lavoro e di conseguenza finiscono per mangiare in modo disordinato e pietanze poco salutari per 5 giorni la settimana.
Vero.
Anche io l'ho fatto per anni e ricordo quel periodo con un certo dolore. Dolore, sì....Di stomaco, e anche bello forte!
Al di là del fattore dietetico quella frenesia di uscire dall'ufficio, prendere la macchina, arrivare alla mensa, fare la coda, mangiare (con l'imbuto e pietanze di dubbia provenienza), riprendere la macchina e tornare in ufficio entro un'ora mi ha fatto consumare, nel tempo, centinaia di pasticche di Maalox. Ora sono organizzata meglio: mi preparo il pranzo a casa la sera, alimenti pesati cucinati e conditi a dovere, parto al mattino con la mia schiscetta e mangio tranquilla in ufficio in modo da salvaguardare sia la dieta che l'apparato digerente.
Tornando a Libero.it, benvenga il consiglio di mangiare correttamente e muoversi un pochino almeno nel week end, dopo 5 giorni di marasma alimentare e vita sedentaria, avrei evitato però di titolare "Dimagrisci con la dieta del week end" optando per un più appropriato "Salva il salvabile nel week end".

A proposito di mal di stomaco vi lascio stasera una ricetta per un risotto leggero, veloce e ricco di salvia: pianta che, tra le numerosissime proprietà benefiche, è antinfiammatoria, gastroprotettrice e aiuta la digestione.

In una pentola antiaderente mettete, per due porzioni, uno spicchio d'aglio, un rametto di salvia e il succo di un limone. Fate rosolare poi aggiungete 220 gr di riso (1*) fate tostare, bagnate con mezzo bicchiere di vino bianco, fate sfumare, aggiungete brodo vegetale e fate cuocere per 15/18 minuti a seconda del riso che avete scelto, aggiustando di sale. Poco prima di spegnere il fuoco mantecate con un cucchiaio di yogurt magro, condite con un cucchiaio di olio a crudo e servite in tavola guarnendo con buccia di limone non trattato e foglie di salvia fresca. Terminate il pasto con verdura a piacere condita con un cucchiaio di olio.

(1*) Non mangiando pane ho calcolato per me 100 gr di riso, altrimenti avrei dovuto pesarne meno.


domenica 4 settembre 2011

Risotto Estivo

Altra ricetta con i fiori di zucca, ma molto meno elaborata delle precedente.
Per due persone prendete una dozzina di fiori di zucca (resistete alla tentazione di imbottirli di toma, impanarli e friggerli) togliete la parte con il pistillo e lavateli.
In una casseruola antiaderente, io uso quelle col fondo in ceramica, mettete 4 cucchiai di latte scremato, un filetto di acciuga sott'olio sgocciolato ed asciugato il più possibile e poi sminuzzato, un bello spicchio di aglio leggermente schiacciato.
Fate sobbollire finchè l'acciuga non sarà quasi disfatta, aggiungete 200 gr di Riso, fatelo tostare leggermente, sfumatelo con mezzo bicchiere di vino bianco e poi aggiungete poco per volta del brodo vegetale (o fatto con dado senza grassi)
Cinque minuti prima di terminare la cottura, aggiungete i fiori affettati sottilmente e aggiustate di sale e pepe.
Servite in tavola aggiungendo un cucchiaio di olio crudo e terminate il pasto con la porzione di verdura a piacere e il pane previsti.

Piccola parentesi fotografica:
Ho notato che spesso le foodbloggers che raccontano di cucina, hanno anche una grande passione per la fotografia. E i risultati sono davvero belli. A volte attraverso l'immagine di un piatto riescono quasi a fartene sentire il profumo; scegliendo con cura colori e forme possono far sembrare invitante e appetitoso anche l'olio di fegato di merluzzo.
Non è il mio caso.
Prima di tutto perchè non uso una reflex o un apparecchio del genere. E anche se lo usassi i risultati non sarebbero degni di nota perchè mi mancano proprio i fondamentali della fotografia.
Uso la fotocamera del cellulare. Una discreta fotocamera, niente da dire, con nonsobenequantimegapixel. Tra l'altro non ho neanche mai letto le istruzioni per usarla, credo di avere tutte le impostazioni salvate su "automatico" e mi basta sapere che, una volta scattata, la foto finisce nella cartella "galleria" del telefono.
Certo che le foto dei primi due post sono veramente brutte, mi rendo conto! Quindi per immortalare questo risottino mi sono impegnata e ho cercato un risultato che fosse, almeno, un pò più ordinato.
Che dite: così può andare?



martedì 30 agosto 2011

Prima ricetta per il contest di Bietolina

Ciao! Mi chiamo Serena, ho 35 anni e sono di Savona.
Da un pò di tempo ho in mente di mettere sù un blog di ricette dietetiche, vista la vastissima esperienza sull'argomento che mi sono fatta mio malgrado: io sono la classica persona col metabolismo di un bradipo in letargo, che la natura ha dotato di un grande amore per la cucina e un grande odio per lo sport... che ciclicamente deve correre ai ripari prima di arrivare al metro e mezzo di giro vita! Purtroppo per ora la mia idea è rimasta nel cassetto dei "prima o poi lo faccio" finchè casualmente ho conosciuto il tuo blog, proprio leggendo il post STRAORDINARIO con il lancio del concorso. E' stato sinceramente divertente e commovente allo stesso tempo, e guardando il tuo bel sorriso nella fotina in alto a sinistra, si capisce che devi essere una ragazza veramente speciale. Allora mi son detta: "Perchè non rompere il ghiaccio con il mondo dei blog proprio cominciando da lei?"
Eccoti perciò le mie proposte; non sapendo come ti metta meglio fare per considerarle  partecipanti al concorso, ho pensato di scrivertele in 2 mail differenti La prima è "Finta lasagna alla Rossini", la seconda: contenuta nella mail con oggetto "ricette light per una sposa happy 2"  è "Polpettonno alle verdure".

Finta lasagna alla Rossini

Poichè ormai ho capito che per stare a dieta non è necessario nutrirsi solo ed esclusivamente di carne ai ferri e lavandinate di insalata, ho trovato il modo di conciliare la necessità di preparare pietanze corrette dal punto di vista nutrizionale con la gola. Questo piatto rappresenta perfettamente il compromesso raggiunto per chi, come me, adora i primi piatti ricchi.

Per due porzioni occorrono:


Sughetto di pomodoro preparato con 

1 lattina di passata, 
uno spicchio d'aglio, un rametto di rosmarino e una foglia di alloro, 
un cucchiaino di concentrato e due tazzine di latte scremato. 
Nel pentolino antiaderente si fa sciogliere il concentrato con latte, l'aglio, l'alloro e il rosmarino, versi il pomodoro e lo lasci consumare per 1o minuti aggiustando di sale e se occorre aggiungete una puntina di zucchero.

Pesto preparato con 

foglie di 10 mazzetti di basilico, 
un piccolo spicchio di aglio, un pugnetto di pinoli, una manciata di grana grattugiato, sale, 
due cucchiai di olio, latte scremato freddo q.b. 
Si mettono le foglie con l'olio e un pochino di latte nel mixer, e si comincia a tritarle grossolanamente, si uniscono gli altri ingredienti e si frulla fino ad ottenere la consistenza cremosa della salsa.

240 gr di pane carasau ammorbidito in acqua

Si comincia con un pò di sugo sul fondo della teglia e si procede alternando strati di pane, pesto, pane, sugo, fino ad esaurire gli ingredienti preparati. Sull'ultimo strato di condimento, spolverare un pò di grana. Io lo tengo in forno per 20 minuti e 180 gradi, i primi 10 minuti coperto con stagnola, gli altri 10 scoperto per far gratinare il parmigiano.

Il piatto risulta appagante dal punto di vista della sazietà, tuttavia per gli appetiti più abbondanti si tenga presente che quantitativo di pane carasau utilizzato equivale alla porzione di pasta e pane relativi ad un pasto; quindi se si mangia questa pietanza a pranzo, in accompagnamento si potrà servire solo verdura e non si potrà mangiare altro pane fino a cena.